Quando si parla di Sudafrica, non si può fare a meno di pensare al suo passato e alle personalità di spicco che hanno contribuito positivamente al suo percorso storico e culturale. Tra queste per il Sudafrica, sicuramente Nelson Mandela.
Nelson Rolihlahla Mandela è stato un politico e attivista sudafricano, presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999. Antagonista dell'apartheid, premio Nobel per la pace nel 1993, Mandela fu il primo presidente sudafricano non bianco a ricoprire tale carica. Attivista per i diritti civili e avvocato, aveva scontato 27 anni di carcere per la sua lotta al segregazionismo razziale.
Soweto, la casa di Mandela
Soweto, alle porte di Johannesburg, è la township più grande del Sudafrica. È strettamente legata alla figura di Nelson Mandela, di cui nel 2018 ricorre l’anniversario di nascita. La casa in cui Mandela abitò a Soweto (acronimo di South Western Townships), al numero 8115 di Ngakane Street nel quartiere Orlando, è oggi sede del Mandela Family Museum, dedicato alla vita di Madiba, il soprannome con cui viene chiamato in Sudafrica.
Nel sobborgo di Orlando, l’area più densamente popolata non solo di Soweto ma di tutto il Sudafrica, il 23 luglio 2004, con una cerimonia ufficiale, la città di Johannesburg consegnò a Mandela le chiavi della città con l’onorificenza “Freedom of the City”. Orlando è strettamente legato alle vicende della lotta all’apartheid di cui Mandela è simbolo. In particolare, Orlando West fu teatro di alcuni degli scontri più violenti fra polizia e manifestanti durante le manifestazioni studentesche del 1976, fra cui quello in cui perse la vita Hector Pieterson a cui è stato dedicato un museo, proprio vicino a quello di Mandela, che vale la pena visitare.
La villetta di quattro stanze conserva diversi oggetti legati alla sua vita, inclusi premi e onorificenze consegnategli da università e istituzioni di tutto il mondo. Tra i vari oggetti, c’è anche una cintura da boxe regalatagli da Sugar Ray Leonard, considerato il pugile più forte del mondo.
Mandela andò ad abitare a Ngakane Street nel 1946 con la sua prima moglie Evelyn Ntoko Mase. La sua seconda moglie Winnie vi si trasferì nel 1958, e rimase nella casa con le sue figlie anche durante la prigionia del marito. Quando Mandela fu scarcerato, espresse il desiderio di tornare a vivere nella casa di Orlando, ma per motivi di sicurezza non poté rimanerci per molto.
Il museo è aperto tutti i giorni e si trova vicino a altri luoghi importanti per la storia di Soweto nell’epoca della lotta all’apartheid, come la casa di Desmond Tutu, il primo arcivescovo anglicano nero di Città del Capo, anch’egli Premio Nobel per la Pace. È lui che ha coniato l’espressione Rainbow Nation (“nazione arcobaleno”) riferendosi al Sudafrica.
Ngakane Street è l’unica via al mondo dove hanno vissuto ben due Premi Nobel per la Pace.
La Casa di Nelson Mandela merita una visita durante un viaggio in Sudafrica. Per questo motivo, nel nostro tour in Sudafrica non ce la perdiamo.