Sono nato. Non c'era la cicogna ma grida, liquidi appiccicosi e strumenti affilati e pericolosi. Poi sono cresciuto, e ho avuto un'infanzia felice. Più felice e fortunata di tanti altri. I miei avevano un camper e lo abbiamo usato per viaggiare in oltre 30 stati. Centinaia di migliaia di chilometri. Ogni anno, per diversi mesi, per 18 anni. E ne sono successe di tutti i colori. Ho passato le estati del 2003, del 2004 e del 2005 in un ristorante in Inghilterra, nel Dorset, a fare il cameriere. Ero piccolo, ma era più divertente del Clementoni per imparare l'inglese.
Nel 2010 ho iniziato a muovere i primi passi (verso non si sa bene cosa). Ho preso uno zaino e ho fatto una passeggiata da Logroño a Santiago de Compostela. Erano circa 800 km. Il Cammino di Santiago era troppo facile, troppo battuto da sempre e io volevo fare qualcosa mai fatta. Così nel 2011 sono partito da Torino, sono arrivato in Islanda e l'ho girata tutta in bicicletta. Ero totalmente impreparato, incosciente, fuori allenamento e disorganizzato, ma è stata una figata spaventosa.
Tornato dall’Islanda, non mi sono più fermato. E nel 2012 sono andato nel Sahara. Ho pedalato per 4000 km da Torino al deserto del Sahara. Durante i viaggi in bici avevo fatto degli esperimenti video, creando dal nulla e senza nessuna esperienza dei documentari. Su internet sono andati forte.
Nel 2013 un piccolo canale di Sky, Bike Channel, manda in onda per un anno i documentari dei miei viaggi in bici in Islanda e nel Sahara. Ehi mamma, sono un filmmaker!!! Nel frattempo studiavo all'Università e facevo un anno di Erasmus a Las Palmas (sì, si studiava assai).
I miei canali social iniziano crescere e io a lavorare a tempo pieno nella creazione di web serie, contenuti e racconti di viaggio. Arriva Trivago, Lonely Planet, Radio Capital, Volagratis e Lastminute e inizio a girare il mondo per raccontarlo. Un sacco di lavoro, un sacco di creatività e libertà.
Nel 2015 incontro Ludovico de Maistre del Taurinorum Team. Attraversiamo l'Etiopia in Ape e io ero il direttore creativo e narratore della serie di documentari che stava per nascere. Ritorno dall'Etiopia il giorno prima della Laurea in Comunicazione Interculturale. 100.
Nel 2016 nascono "I viaggi al Rallentatore", un modo di raccontare il viaggio senza filtri, divertente e così, così come sono. Rai3 ci accoglie nella nuova squadra del Kilimangiaro come se fossimo dei figli. Siamo ancora giovani, ma ce la mettiamo tutta e il nostro entusiasmo, la passione e la grinta vengono ricambiati dalla fiducia degli autori.Non abbiamo niente in mano, ma riesco a mettere insieme i video delle mie avventure degli anni passati e così siamo in onda con 13 puntate da 12 minuti. Etiopia, Mongolia, Vietnam, Nepal.
Lo stesso anno, nasce il progetto “Carichi per il Vietnam”, per testare la potenza dei social. Ed è potenza allo stato puro. Immagino e creo, insieme a Daniel Mazza, un crowdfunding che ha un successo strepitoso. In 20 giorni raccogliamo 9000 € che useremo per comprare oltre una tonnellata di materiale scolastico per gli orfani del Vietnam. Abbiamo impiegato un mese per distribuire tutti i regali agli oltre 400 bambini sparsi nei 4000 km del Sud est asiatico... in motorino.
Nella stagione 2017- 2018 la redazione del Kilimangiaro ci da ancor più fiducia, siamo sempre parte della squadra. Con Ludo continua l'avventura e a sto giro ci buttiamo. Marocco, Tibet in bici, Namibia in 4x4, Senegal in Car Rapide, Birmania in autostop, per un totale di 17 puntate da 12'. Sono ancora regista e conduttore della serie.
Nel 2017 inizia un’altra bella avventura: apro i miei viaggi al pubblico. È una grossissima responsabilità e le soddisfazioni sono immense. Un sacco di gente, troppi amici, emozioni continue. In un anno: Islanda in Inverno, in Camper e Tibet in bici, Cina e il viaggio è appena iniziato. Ma da solo, non riesco a fare tutto. Le richieste sono tante e le energie, stando in giro 300 giorni all’anno, poche. Ed ecco che Erica entra in gioco!
Erica è praticamente me, con le tette, e quindi impulsiva. L’anno dopo infatti firma le dimissioni e si sposta alle Canarie. Nasce così il nucleo di Sto Gran Tour, il miglior Tour Operator di viaggi avventura. Sono orgoglioso di avere lei come braccio destro. Non ho idea di cosa possa succedere in futuro. In un solo anno tutto è cambiato e solo immaginarlo è al di là delle mie possibilità.
L'importante è continuare a sognare, che le cose belle arrivano.