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Gli oranghi del Borneo: una vita straordinaria tra gli alberi della giungla

oranghi del borneo largaoranghi del borneo

Frutti pestilenziali, pitoni che te se vojono magna' e i soliti casini degli esseri umani

Ah, gli oranghi del Borneo!

Sai, quei primati rossi che sembrano sempre bearsi di quello che hanno attorno, con una faccia soddisfatta e tranquilla stile "Bella frate, la vita va presa scialla".

Sono davvero delle creature incredibili: vivono in una giungla intricata e affascinante, piena di insidie e pericoli, come una versione tropicale di "Giochi senza frontiere", affrontando minacce che farebbero perdere la testa a chiunque.

A noi piacciono un botto, e se sei arrivato fin qui, mi sa mi sa che piacciono anche a te, giusto?

Ecco, se ci abbiamo beccato, in questo articolo te li presenteremo meglio, e quando arriverai alla fine ci sarà qualcosa di ancora più bello: tipo la possibilità di vederli di persona nel loro habitat naturale!

Figata, non è vero?

Dai che si parte!

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La strana vita degli oranghi del Borneo

Gli oranghi del Borneo sono animali particolari, un po' come i turisti italiani che vanno in vacanza con la parmigiana di melanzane nel bagaglio a mano. Vivono per lo più sugli alberi, perché loro di camminare per terra proprio non ne vogliono sapere.

Ma perché?

Beh, i motivi sono vari:

  • gli oranghi hanno braccia molto lunghe e potenti, ma potenti davvero, tipo che se gli girano i cinque minuti ci mettono poco a smontarti tipo il Meccano. Tu li vedi lì con la loro espressione da beoni che ciondolano in mezzo ai tronchi, ma sono una putenza della natura. E siccome hanno anche dita curve e mani e piedi che permettono una presa salda sui rami, la vita sugli alberi è decisamente più agevole per loro;
  • gli alberi offrono una maggiore protezione dai predatori terrestri, perché, ok, sono forzuti, ma vengono cacciati da bestioni tipo i coccodrilli (quando gli oranghi si avvicinano ai corsi d'acqua) e i pitoni reticolati. Ora, rispetto a questi ultimi potresti pensare "Ma dai, è un serpente, che male può fare a una scimmia di 100 kg?". Beh, sappi che il pitone reticolato è una sberla di bestia, lungo fino a 7 metri e più, con un diametro del corpo che può arrivare a competere con quello di un'anguria. E pensa che sono stati documentati casi di pitoni reticolati che si sono ingoiati un orso malese intero;
  • la dieta degli oranghi, come vedremo più avanti, è composta principalmente da frutta, foglie, corteccia e insetti, che sono abbondanti nelle chiome degli alberi. Insomma, a te piacerebbe vivere a due passi da pizzerie, pasticcerie e paninoteche? Pure a lui piace;
  • gli oranghi sono animali solitari per gran parte della loro vita, tipo quello zio che vedi solo a Natale e a Pasquetta, e gli alberi offrono spazi individuali dove possono evitare conflitti e competizioni dirette con altri esemplari senza prendersi a botte da mattina a sera;
  • i rami degli alberi forniscono un ambiente sicuro per costruire nidi dove le femmine possono partorire e allevare i cuccioli lontano dai pericoli del suolo.

Quando devono spostarsi, i giovani oranghi si lanciano da un albero all'altro con le loro braccia lunghe e forti, come Tarzan, ma senza urlare, più dignitosamente, insomma. Gli oranghi più anziani, invece, preferiscono un approccio più sciallo e si muovono camminando su tutti e quattro gli arti, poggiandosi sulle nocche.

Ogni sera, poi, preparano un nuovo giaciglio di foglie pressate a diversi metri da terra, facendo vergognare in un angolino noi umani che ci incasiniamo anche con i Lego Duplo, quelli per i bambini delle materne.

La dieta degli oranghi: e poi ci lamentiamo della carbonara con la panna...

Parliamo un po' più approfonditamente della dieta dell'orango del Borneo.

Questi pelosissimi primati sono dei veri buongustai e la loro dieta è principalmente (ma non solo) frugivora, cioè a base di frutta. E, come ti abbiamo spiegato, trovano tutto quello di cui hanno bisogno direttamente sui loro alberi: banane, manghi, fichi, ma anche roba semi-sconosciuta ai più, come i rambutan, i marang e i durian.

Ah, i durian, quei frutti che hanno un odore demmer..., così particolare! Di quelli che ti devono puntare una pistola alla tempia per dare un morso, ma agli oranghi piacciono un botto e li divorano come se non ci fosse un domani.

E, come accennato, non solo frutta: anche altre 'prelibatezze', come le cortecce degli alberi e tanti croccantissimi insetti...

Il bello degli oranghi è che, pure se non lo sanno, fanno un grande favore all'ambiente semplicemente nutrendosi. Dopo aver mangiato i frutti, infatti, fanno dei cagatoni che nemmeno ti immagini, spargendo semi qua e là che contribuiscono alla rigenerazione della foresta pluviale. Insomma, svolgono un vero e proprio servizio ecologico, sono degli altruisti naturali, sempre pronti a dare il loro fetido contributo alla causa.

E niente, non ce la possiamo proprio fare a non incasinare il mondo animale

Gli oranghi del Borneo non se la passano benissimo, anzi, possiamo dire che c'hanno più problemi di un’azienda che vende gelati al Polo Nord. La principale minaccia per questi adorabili primati è la distruzione dell’habitat, che in parole povere significa che la loro casa viene rasa al suolo più velocemente di un castello di sabbia durante una mareggiata. Le foreste pluviali del Borneo vengono abbattute per far spazio alle piantagioni di palma da olio, e gli oranghi si trovano senza un posto dove appendere l'amaca.

Poi c’è il commercio illegale, una roba terribile. I cuccioli di orango vengono catturati per essere venduti come animali domestici, e per farlo spesso i bracconieri arrivano a eliminare le mamme. 'Sti grandissimi pezzi de' fango.

E se non bastasse, c’è anche il cambiamento climatico che ci mette il suo zampino. Le piogge diventano imprevedibili e il cibo scarseggia, e così i nostri oranghi sono costretti a spostarsi sempre di più per trovare del cibo.

Ma non tutto è perduto, grazie al cielo ci sono i progetti di conservazione.

Prendiamo per esempio il Centro di Riabilitazione di Sepilok, dove i cuccioli orfani vengono coccolati e preparati alla vita nella giungla. È come un asilo nido, ma con più foglie e meno pannolini. Qui gli oranghi imparano a fare tutto, anche a riconoscere i frutti commestibili, e quando sono pronti vengono reintrodotti nel loro habitat naturale con un microchip sottopelle.

Insomma, le minacce ci sono e sono tante, ma grazie agli sforzi di conservazione c’è ancora speranza. E poi diciamocelo, chi non vorrebbe che questi fantastici "giardinieri della foresta" continuassero a fare il loro lavoro e a rendere il Borneo un posto migliore?

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In conclusione

Gli oranghi del Borneo sono una vera figata, quei pelosoni che si dondolano tra gli alberi e che scagazzano a destra e a manca come se non ci fosse un domani.

Non sarebbe bello andare nel Borneo per vederli dal vivo? Sì?

Beh, con Sto Gran Tour puoi farlo!

Non solo potrai ammirare questi simpaticoni da vicino, ma capirai anche perché è così importante proteggere queste foreste e le creature che ci vivono. E nel mentre conoscerai l'anima più profonda del Borneo, quella che i soliti pacchetti turistici non potranno mai offrirti.

Insomma, se sei stanc* delle solite vacanze noiosissime dove, gira che ti rigira, ti ritrovi a fare sempre le stesse cose, considera il Borneo: gli oranghi ti aspettano, e non vedono l'ora di mostrarti come si vive davvero, facendoti vedere il mondo sotto una luce completamente nuova.

Proposta niente male, eh?

Leggiti il programma del nostro viaggio di due settimane nel Borneo e unisciti per la prossima partenza: sarà un'esperienza indimenticabile!

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