Cosa vedere in Norvegia. Una sola parola: Lofoten

Cosa vuol dire Lofoten? Perché dovrebbe interessarmi? E, soprattutto, 'ndo stanno 'ste Lofoten?

Hai mai sentito parlare delle Lofoten? No?

Si tratta di un arcipelago di isole al largo delle coste settentrionali della Norvegia, oltre il circolo polare artico. Il loro nome significa in lingua locale 'piede di lince'.

E dopo aver concluso l'angolo 'io divulgo forte' che Alberto Angela spostati proprio, preparati a una carrellata di località spettacolari tra paesaggi mozzafiato, città con nomi impronunciabili e... merluzzi?

Ecco i posti da non perderti in questo angolo di mondo dove la modernità (per fortuna) non è ancora entrata in scivolata a gamba tesa.

Svolvaer

Benvenuti a Svolvaer, un gioiellino da non crederci.

Immagina una città che sembra essere stata disegnata da un artista che ha avuto un'overdose di bellezza naturale.

Svolvaer non è solo un nome che ti farà storcere la bocca mentre cerchi di pronunciarlo, ma con le sue case color pastello riflesse nelle acque cristalline e le montagne che fanno da sfondo è un vero e proprio paradiso per gli occhi.

Le gallerie d'arte sono piene di opere ispirate alla luce unica delle Lofoten, e potresti anche imbatterti in un artista locale al lavoro.

E poi c'è la famosa montagna Svolværgeita, poco fuori la città, un pinnacolo di roccia pazzesco alto 150 metri che è diventato un punto di riferimento per tutti gli amanti dell'adrenalina.

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La strada panoramica E10

Sei mai stato su una strada che ti fa dire "Wow!" a ogni curva?

Beh, la strada panoramica E10 nelle isole Lofoten è esattamente quella strada!

Partendo da Å in Norvegia e terminando a Luleå in Svezia, ti porta per circa 880 km attraverso paesaggi mozzafiato, collegando isole e offrendo viste che ti faranno fermare più volte solo per scattare foto.

La parte più interessante di questa strada è sicuramente il tratto costruito nelle Lofoten, ma anche il percorso successivo è micidiale: immagina di guidare tra montagne imponenti, fiordi profondi e villaggi pittoreschi come Reine e Hamnøy.

E non dimentichiamoci delle 18 gallerie che attraverserai, tutte in Norvegia, che aggiungono un tocco di avventura al viaggio e che ti faranno slogare la lingua mentre tenti di dire il loro nome: lo Sløverfjordtunnelen, l'Ingelsfjordtunnelen, il Seljelitunnelen e via dicendo.

E no, non sono supercazzole: è tutto vero.

Reine e Hamnøy

Situato sopra il Circolo Polare Artico, Reine vanta una storia ricca che risale al 1743 come stazione per il commercio, soprattutto di pesci dei mari del nord come il merluzzo, che qui troverai a ogni angolo di strada.

Ma non è tutto rose e fiori nel passato della cittadina: nel 1941, i tedeschi hanno dato alle fiamme parte del villaggio, uno dei tanti drammi che hanno costellato la Seconda Guerra Mondiale.

Tutto è stato prontamente ricostruito e oggi Reine costituisce un centro turistico di primo piano.

Mentre guidi lungo la strada panoramica E10 che ti abbiamo descritto nel paragrafo precedente ti troverai incantato dai paesaggi micidiali che circondano Reine, dove le montagne si tuffano audacemente nel mare. E proprio quando pensi che quello che stanno vedendo i tuoi occhi a cuoricino non possa diventare più pittoresco, Hamnøy emerge all'orizzonte, offrendo un'esperienza spettacolare con le sue tradizionali case dei pescatori e viste sul fiordo.

Henningsvær

Henningsvær è un piccolo villaggio di pescatori, ma piccolo, davvero piccolo piccolo. Pensa che ha un'estensione di appena 0,3 km quadrati.

Situato su piccole isole al largo della costa meridionale dell'isola di Austvågøya, nel magnifico arcipelago delle Lofoten, Henningsvær è una vera e propria figata nascosta tra i fiordi norvegesi.

Ora, i villaggi di questo Paese sono tutti uno spettacolo assurdo, con case colorate che si affacciano sulle acque del nord e un panorama micidiale tutto intorno. Ma Henningsvær ha una caratteristica che lo distingue da tutto il resto: lo Henningsvaer Fotballbanen, che non è una parolaccia in lingua locale ma un campo di calcio che ha attirato l'attenzione della UEFA che ci ha girato pure un video.

Perché hanno scelto proprio questo campo di calcio?

Beh, per la sua unicità. Dove altro lo trovi un campo in mezzo alle montagne, accanto ai fiordi e circondato da pali per l'essicazione dei merluzzi?

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Le luci del nord

E poi c'è l'aurora boreale.

E qui potresti dirci "Ma che cacchio c'entra l'aurora boreale con i luoghi da visitare alle Lofoten?".

Beh, è vero, l'aurora boreale non è un luogo, ma è un fenomeno così figo e così 'perfetto' quando lo ammiri in queste isole che non potevamo non parlartene.

Una paraculata?

Forse ora la pensi così, ma se la vedrai con i tuoi occhi fidati che cambierai idea.

Se viaggi alle Lofoten e becchi il periodo giusto (più o meno da settembre fino alla fine di marzo) hai molte probabilità di vedere questo spettacolo pazzesco: fasci di luce che attraversano il cielo assumendo colori che vanno dal verde a sfumature di rosso e, in rari casi, virano sul blu. Una specie di 'tenda' luminosa che sembra venga scossa da una mano invisibile.

E se sei fortunat* potresti sentire anche dei suoni che assomigliano a dei sibili nel cielo, un fenomeno talvolta associato all'aurora boreale.

In conclusione

Le Lofoten sono un caleidoscopio di meraviglie naturali, artistiche e storiche. Dalle case color pastello di Svolvaer, ai paesaggi mozzafiato lungo la strada panoramica E10, ai villaggi pittoreschi come Reine e Hamnøy, ogni angolo di queste isole racconta una storia unica.

Henningsvær, con il suo campo di calcio incastonato tra montagne e fiordi e a base di merluzzo è una di quelle cose che ti fanno dire "Ma sul serio?".

E poi, l'aurora boreale, un fenomeno che trasforma il cielo in una tela vivente di luci danzanti, rendendo ogni visita alle Lofoten un'esperienza pazzesca.

Poi, è vero, la Norvegia è anche tanto altro, ma in queste isole trovi una concentrazione di cose spettacolari difficilmente eguagliabile. E noi te le vogliamo far vedere proprio tutte tutte, croce sul cuore.

Guardati un po' il programma del nostro itinerario alle Lofoten e, dopo che ti sarà passata l'acquolina in bocca per tutto quello che leggerai, batti un colpo. Ti aspettiamo per la prossima partenza verso il circolo polare artico.